Incredibile a Livorno, tifosi del Verona insultano Morosini

Ancora una volta una parte della tifoseria dell’Hellas Verona si rende protagonista di un episodio che definire increscioso è poco. Decima giornata del campionato di serie Bwin all’Armando picchi di Livorno i granata padroni di casa affrontano gli scaligeri in una gara molto importante. Le squadre infatti al momento si stanno contendendo la seconda posizione in classifica, l’ultima valevole per la promozione diretta in massima serie. Le due tifoserie per motivi politici sono diametralmente opposte e quindi già alla vigilia della gara la tensione era molta e le forze dell’ordine avevano già predisposto un piano per garantire la sicurezza della gara, anche in vista del grande esodo dei tifosi gialloblù verso la città Toscana.

Comincia i l match è le due opposte tifoserie iniziano a prendersi di mira con i consueti insulti, tutto normale, purtroppo, in una classica partita che vede in campo tifoserie “nemiche”. La partita scivola verso il secondo tempo quando accade l’episodio increscioso: da una parte della tifoseria veronese si alza chiaramente un coro contro l’ex centrocampista del Livorno Piermario Morosini, scomparso durante Pescara-Livorno diversi mesi fa. L’assurdo coro, cantato da una parte della tifoseria scaligera, non viene percepito da tutto lo stadio ma solo dalla parte del Picchi più vicina al settore ospiti e causa, ovviamente, l’immediato sconcerto dei tifosi granata.

I pochi individui, difficile trovare una parola per identificare queste persone, vengono subito individuati dalla Digos della questura veronese che filma gli autori del coro. La speranza di tutti gli amanti del calcio, dello sport, ma più in generale della civiltà, è che gli autori dell’assurdo gesto vengano prontamente identificati e puniti molto celermente. Purtroppo non è la prima volta che una parte della tifoseria del Verona si lascia andare a gesti del genere e la speranza è che le autorità possano infliggere al club una pena esemplare. Come sappiamo infatti, in base ad altri casi del genere, sono le stesse società ad essere responsabili del comportamento dei propri sostenitori.

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