Gattuso e la Svizzera: “Vinco qui, e poi…”

Da questa stagione non correrà più con il numero 8 rossonero sulle spalle, stiamo parlando di Gennaro Gattuso, centrocampista calabrese tutto muscoli e polmoni che per molto tempo è diventato l’idolo dei tifosi del Milan. Il giocatore, così come altri senatori rossoneri quali Nesta e Inzaghi, ha abbandonato la squadra milanese alla fine della scorsa stagione per iniziare una nuova avventura con la squadra svizzera del Sion. Gattuso infatti sembra essersi integrato perfettamente con l’ambiente e con il calcio elvetico, tanto da affermare di voler continuare la sua avventura e provare a vincere qualcosa con il Sion:“A giugno ho preso un impegno con Degennaro e Constantin e con i vallesani. E io gli impegni li mantengo. Non abbandonerò di certo la barca. Vedo il presidente che vive la società 24 ore su 24 e mi sento responsabilizzato. Spero di poter aprire un ciclo qui in Vallese”.

La squadra infatti non sta giocando benissimo ed i risultati stentano ad arrivare. Proprio per questo la dirigenza del Sion ha deciso di cambiare ben tre allenatori, cosa che comunque a detta di Gattuso ha inciso sui risultati:“Non sono contento di aver cambiato tre allenatori,quando si cambia tanto è una sconfitta. Per la squadra, per la società e per i tifosi. I giocatori si devono assumere delle responsabilità, non cercare alibi.  La mia malattia gli occhi? Sfiderei qualsiasi altra persona al mondo a prendere quei farmaci e giocare ai miei livelli”.

Infine l’ex giocatore parla del suo futuro e sulla possibilità di allenare il Milan. Durante il lungo periodo di crisi di risultati del milan infatti molti giornalisti avevano fatto proprio il nome di Gattuso come possibile successore di Massimiliano Allegri. Secondo molti infatti il centrocampista calabrese conosce perfettamente l’ambiente rossonero e sarebbe in grado con la sua grinta di tirare fuori il meglio dalla squadra. Tuttavia Gattuso si vede come allenatore solamente in un futuro ancora lontano:“Non sono venuto qui per fare l’allenatore. Altrimenti, dopo cinque giornate, potrebbero finire col cacciarmi. Però fare l’allenatore è un mio obiettivo. Spero di poterlo fare in maniera positiva”.

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