Conflitto in casa Beckham: il figlio di David tifa Arsenal

La causa del 'tradimento' è una maglietta dei Gunners regalata al bambino da Wenger in persona.

di Antonio Ferraro 29 Settembre 2012 12:46

Una cosa è certa: la passione calcistica non è sempre ereditaria. Da innumerevoli generazioni l’obiettivo di ogni genitore cultore del pallone è quello di trasmettere ai figli l’amore per la propria squadra del cuore. Ma questo in molti casi non è possibile.

Ne è un’evidente dimostrazione la situazione del tifo in casa Beckham. David, infatti, ha scoperto di avere un traditore in famiglia: si tratta del secondogenito Romeo, 10 anni, che ha rinnegato la storica maglia del Manchester United del papà per quella dell’Arsenal, tra le antiche rivali dei Red Devils.

A farlo cambiare bandiera calcistica in favore dei Gunners sarebbe stato Arsene Wenger in persona che, approfittando della presenza di David e del figlio a una partita dell’Arsenal (i due erano ospiti del club), ha regalato al piccolo Romeo una maglietta della squadra londinese con tanto di nome e numero preferito stampati sopra, conquistando così il ragazzino alla faccia del celebre genitore.

Il campione dei Los Angeles Galaxy, dal canto suo, ha espresso tutta la sua incredulità in un’intervista al magazine Shortlist: “Anche se lascio liberi i miei figli di tifare per chi vogliono, mi sono ritrovato con Romeo fan sfegatato dell’Arsenal e non so come sia potuto accadere, visto che ho sempre regalato ai ragazzi magliette dello United fin da quando erano piccoli”. Poi, però, l’ex giocatore dei Red Devils riesce a risalire al motivo del cambio di bandiera del figlio: “In realtà so perfettamente come è successo. L’ho portato a una partita dell’Arsenal e Wenger gli ha regalato una maglietta con il suo nome e il suo numero preferito. Capisco Romeo, a me successe la stessa cosa con il Manchester quando ero un bambino”. Pare, comunque, che David possa stare tranquillo almeno per il figlio maggiore Brooklyn, 12 anni, e per il fratellino Cruz, 6, entrambi fan convinti dei Red Devils.

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