A Firenze aleggia lo spettro della Sampdoria

Corsi e ricorsi storici. Tutti ricorderanno come, nella scorsa stagione, la Sampdoria che era partita giocando il preliminare di Champions League, si ritrovò, sconfitta dopo sconfitta, ad un passo dalla zona retrocessione, per poi cadere nel baratro della serie B. A distanza di un anno nel nostro campionato in molti rivedono nella Fiorentina la possibile erede di quella Samp. Le analogie effettivamente ci sono tutte: squadra svogliata, uomini chiave che non rendono come previsto, e sopratutto una rosa non abituata di certo a lottare per non retrocedere e che quindi potrebbe avere delle difficoltà. Se si aggiunge che i viola nelle prossime partite affronteranno tutte squadre di alta classifica, la situazione per i toscani si fa davvero preoccupante.

La paura della B è uno spettro che aleggia sulla città toscana, tanto che anche il sindaco Renzi ieri ha rotto gli indugi con una frase inquietante per i tifosi gigliati: “Bisogna rimanere tutti uniti accanto alla squadra, altrimenti rischiamo di fare la fine della Sampdoria“. Nel frattempo però la diretta concorrente dei viola, ovvero il Lecce di Serse Cosmi, continua a non sfruttare le occasioni per accorciare le distanze e con il pareggio interno di ieri contro il Cesena è distante ancora 5 punti dai viola. Un margine considerevole ma non di certo incolmabile, sopratutto se si considera che la Fiorentina dovrà fare visita proprio ai salentini nell’ultima giornata di campionato.

Il Lecce tra l’altro è ancora un’altra analogia tra la Fiorentina di oggi e la Samp dello scorso anno, i blucerchiati infatti retrocessero proprio perchè superati dai pugliesi. La differenza tra le due squadre ora come ora sembra essere solamente l’atteggiamento dei tifosi: se quelli liguri stettero vicino alla squadra sostenendola fino all’ultima partita, i toscani sembrano aver scelto la strada della contestazione ad oltranza. Domani però ci dovrebbe essere un incontro tra le parti, se la Fiorentina vuole rimanere in A ha bisogno anche dei suoi tifosi.

Lascia un commento